26 maggio, Palazzo Valentini- Roma

Ci sono giornate in cui tutto si allinea.
Non succede spesso. Ma quando accade, lo senti.
Ieri, a Palazzo Valentini, qualcosa si è allineato: parole e ascolto, istituzioni e impresa, idee e volontà.

Ringrazio, prima di tutto, la Città Metropolitana di Roma Capitale, il Consigliere Daniele Parrucci, l’Assessora Ornella Segnalini, i dirigenti, i tecnici.
Ringrazio Confimi Industria per il patrocinio e la fiducia.
Ringrazio chi ha scelto di esserci.
Chi ha lasciato spazio al dubbio, chi ha portato esperienza, chi ha cercato risposte.

Non è stato un evento. È stato un punto di incontro.
Non un applauso a un progetto, ma uno scambio di visioni su ciò che ci riguarda tutti: il futuro dello spazio che abitiamo.
E non parlo solo di case, scuole, uffici. Parlo di come vogliamo vivere il tempo e il luogo che ci è dato.

Abbiamo raccontato Casa Green: un modello che dimostra che riqualificare un immobile non è un lusso, ma un’azione concreta di risparmio, valore e giustizia ambientale.
Abbiamo presentato Green Evolution Academy: una scuola nuova, che mette le mani nella materia viva dell’edilizia per formare chi la abiterà e chi la costruirà.
Abbiamo mostrato la nostra App integrata con intelligenza artificiale: uno strumento che non vuole sostituire, ma supportare. Che accompagna, semplifica, orienta.
Abbiamo parlato di scuola, e l’abbiamo fatto sul serio.
Perché un Paese che costruisce scuole senza pensare alla luce, all’aria, all’energia, sta lasciando che i luoghi smettano di parlare ai ragazzi. 

Crediamo in un’edilizia che non costruisce solo muri, ma immagina spazi che ispirano.
Che consumano meno, che inquinano meno, che educano di più.
Che siano un investimento non solo economico, ma anche culturale.

Ieri, tra le parole, c’era qualcosa di raro e prezioso: ascolto reciproco.
E da quell’ascolto è nata una certezza che vale più di ogni applauso. Abbiamo smesso di procedere in parallelo. Abbiamo iniziato a convergere.

Da presidente, da imprenditore, ma soprattutto da uomo, questo è ciò che mi porto a casa: la sensazione che qualcosa di vero e importante sia iniziato.

Ora si lavora. Si costruisce. Si moltiplicano le alleanze.
Perché i sogni, da soli, valgono poco. Ma quando diventano collettivi, diventano realtà.